Mondo: gli Ingebrigtsen e l'atletica che riparte

24 Maggio 2020

Il ritorno all'attività in piccoli passi: in azione il fenomeno norvegese del mezzofondo e un manipolo di lanciatori

di Marco Buccellato

NEWS DAL PUNTO ZERO - E' Jakob Ingebrigtsen a infrangere per primo il silenzio dell'agonismo. Alcuni giorni fa, alla prima gara dal successo nell'Europeo di cross nella categoria U20, a Lisbona lo scorso dicembre, il non ancora 20enne talento norvegese ha partecipato, assieme al fratello primogenito Henrik, a una 5 km su strada a Stavanger. Il proposito del campione d'Europa di 1500 e 5000 metri a Berlino 2018, migliorare il record nazionale, è stato centrato in 13:28.

IL PRIMO RECORD DELLA FASE 2? - Dovessero sussistere le condizioni per la ratifica del primato, in un contesto di pochissimi iscritti e altrettanto sparuti addetti e spettatori, per Ingebrigtsen si aprirebbero le porte anche per un altro limite, la miglior prestazione europea U23 sulla distanza. Il record europeo senior di Jimmy Gressier (13:18) è ampiamente a portata di mano del norvegese. Il fratello Henrik, secondo, ha chiuso in 13:32. Nella corsa femminile ha gareggiato anche la sorella 14enne Ingrid, che ha coperto la distanza in 18 minuti. Per restare a Jakob, correrà i 2000 metri, ancora assieme a Henrik, negli Impossibile Games di Oslo dell'11 giugno, l'evento in formato esibizione che ha sostituito l'originale tappa della Wanda Diamond League. Ci sarà anche l'altro astro dell'atletica norvegese, l'ostacolista campione del mondo Karsten Warholm, sui 300 metri ostacoli.

DISCHI - Dall'inizio dell'emergenza planetaria, rare sono state le eccezioni agli innumerevoli rinvii di eventi spostati di mesi, o con data da riassegnare. In questo contesto di desertificazione, i fratelli discoboli svedesi Arrhenius hanno fatto sentire la loro voce in diverse gare disputate nell'abituale Utah, dove vivono e si allenano gran parte dell'anno. Il più anziano Niklas, un 37enne che da due mesi ha ottenuto la cittadinanza statunitense, ha ottenuto i migliori risultati, fino a 63,23. Leif, il 34enne fratello minore, si è spinto a 62,88. Vantano in carriera discreti risultati anche nel peso. Entrambi hanno vinto un titolo NCAA durante la permanenza nei college. Dal disco, anche il record giapponese del pluricampione nazionale Yuji Tsutsumi (62,59), in una gara ormai datata fine marzo. Il campione del mondo Daniel Stahl ha posposto l'esordio in pedana di almeno due settimane, dopo che la federazione svedese ha fermato l'attività, inizialmente al re-start in questi giorni, fino all'8 giugno. All'imminente rientro anche il bronzo mondiale di Doha, l'austriaco Lukas Weisshaidinger, al primo test domani a Schwechat. Intanto, doppia pedana per un altro norvegese, Ola Stunes Isene, 61,53 la scorsa settimana e 63,87 domenica.

MARTELLO E GIAVELLOTTO - Un altro bronzo iridato di Doha, il martellista ungherese Bence Halasz, ha gareggiato dopo due mesi nell'abituale compound trecnico di Szombathely vincendo con un miglior lancio di 77,13, al momento la quinta prestazione mondiale dell'anno. Ha preceduto il bronzo europeo U20 Daniel Raba (72,34). Qualche misura di cui prender nota, nel settore lanci, anche dall'Oriente. In Cina l'attività è ripartita con eventi più strutturati, già dalla metà di aprile, con qualche piccolo acuto come il 18,06 della pesista Song Jiayuan e un personal best del triplista Li Pangshuai (16,59). Strano, perché in contesto rarissimo, il risultato della giavellottista e primatista asiatica Lu Huihui, che in una competizione indoor (!) di un mese fa ha raggiunto la misura di 64,21, ampiamente la miglior prestazione di sempre al coperto.

SPRINT - E' di domenica la notizia di un 200 donne corso abbondantemente sotto i 23", a firma della cinese primatista nazionale sui 60 metri Ge Manqi (7.10), che a Fuzhou ha coperto la distanza con vento nella norma in 22.69, il miglior crono di una stagione 2020 prematuramente mozzata e in attesa di riprendere il cammino. La sprinter cinese ha vinto anche i 100 metri in 11.31, laddove vanta un 11.04 ottenuto lo scorso anno a Losanna.

RESTARTING - In Repubblica Ceca ampio risalto alla ripartenza del calendario nazionale, con via il primo di giugno. Numerosi meeting, alcuni seguiti live via tv, con in pista (e soprattutto pedana) atleti di rilevanza internazionale quali Barbora Spotáková, Nikola Ogrodníková, Tomás Stanek e Pavel Maslák. In Germania, in attesa di autorizzare la ripresa fin da metà settimana (lanci a Neubrandenburg), è tutto da gustare il Flight Night di Düsseldorf, gara di asta organizzata all'interno di un cinema drive-in, in rispetto di tutte le regolamentazioni sanitarie legiferate sul territorio. Hanno aderito già gli specialisti di vertice Holzdeppe, Baehre e Blech.

LOWE - Chaunté Lowe ha 36 anni e insegue molti sogni. La popolare altista statunitense ha subìto alla fine dello scorso anno una doppia mastectomia, cui sono seguiti cinque mesi di chemioterapia. Ha ripreso ad allenarsi e, con sua grande sorpresa, in una intervista concessa a un grande media internazionale, ha ammesso di ottenere risultati mai registrati prima nei test di allenamento. La Lowe, nata Howard, vanta un limite personale di 2,05 e ben quattro partecipazioni olimpiche (con un bronzo, un quarto e un sesto posto), il titolo mondiale indoor 2012 e un argento iridato risalente ai mondiali 2005 a Helsinki. L'obiettivo dichiarato nell'intervista, è approfittare dello spostamento al 2021 dei Giochi Olimpici per permetterle di tornare a pieno regime in pedana alla ricerca dell'Olimpiade numero cinque.

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