400hs azzurri a Rehlingen, che spallata Hofmann!

20 Maggio 2018

Nel meeting tedesco vanno a segno gli ostacolisti del giro di pista Bencosme (49.65) e Folorunso (56.07). Gran lancio a 91,44 del giavellottista, Weisshaidinger 68,98 nel disco.

Ayomide Folorunso fa il vuoto al meeting internazionale di Rehlingen. In Germania la campionessa europea under 23 sbaraglia la concorrenza nei 400hs con 56.07. Per la 21enne emiliana delle Fiamme Oro, 63 centesimi di season best (aveva esordito il 6 maggio con 56.70 a Modena) e quarto posto nelle liste europee 2018. Risolta agevolmente la pratica dello standard FIDAL (56.50) per Berlino 2018. Nell'altra serie, seconda l'altoatesina Valentina Cavalleri (Esercito) 59.12 alle spalle della tedesca Christine Salterberg (57.93).

Sui 400hs degli uomini non è da meno Josè Bencosme. Il 26enne delle Fiamme Gialle interpreta con sicurezza il giro di pista con barriere, ma centra in pieno l'ultimo ostacolo. Un intoppo che senz'altro lo frena, ma che non gli impedisce comunque di vincere in 49.65 e limare 6 centesimi dal 49.71 di domenica scorsa a Rieti. A debita distanza l'algerino Abdelmalik Lahoulou, oggi secondo in 50.34.

LANCI SUPER - In Germania intanto i giavellottisti hanno fatto l'abbonamento ai 90 metri. Anzi di più perché Andreas Hofmann a Rehlingen spedisce il suo attrezzo lontano come non mai in vita sua. 91,44 la misura del 26enne tedesco, ovvero 37 centimetri di primato personale rispetto al 91,07 che nel 2017 incredibilmente non gli bastò per l'oro alle Universiadi conquistato da Cheng Chao-Tsun di Taipei con 91,36. Stavolta ha, invece, ammutolito la gara al primo lancio e sconfitto il ceco Jakub Vadlejch (88,76) e il connazionale Johannes Vetter (84,14), iridato e capolista mondiale dell'anno grazie al 92,70 di Leiria. Bordata anche nel disco dove l'austriaco Lukas Weisshaidinger infrange per due volte la fettuccia dei 68 metri: 68,57 e 68,98. Personal best e terza misura mondiale dell'anno per il 26enne che nel 2016 era stato sesto alle Olimpiadi di Rio.

Sconfitto l'olimpionico tedesco Christoph Harting, fratello d'arte di Robert, che qui non riesce a far meglio di 66,76.

CHIGBOLU E SIRAGUSA SUI 200 - Giornata segnata da meteo variabile con sole, vento e inizialmente qualche intermezzo di pioggia a rinfrescare l'atmosfera. Due le italiane nei 200 metri. La più veloce è la quattrocentista Maria Benedicta Chigbolu con 23.52 (+1.3) nel secondo round che vede l'affermazione dell'atleta del Botswana Christine Botlogetswe (23.44). Per la romana dell'Esercito si tratta dello stagionale e del quinto crono in carriera sul mezzo giro di pista dove vanta un PB di 23.41 nel 2016. In gara anche la sprinter con gli occhiali Irene Siragusa che dei 200 metri è stata medaglia d'oro alle Universiadi di Taipei. La soldatessa toscana chiude terza in 23.68 (+1.5) nella propria griglia di partenza superata dall'olandese Jamile Samuel (23.03) e dalla tedesca Jennifer Montag (23.50).

QUARTO ZOGHLAMI - Buon quarto posto per Osama Zoghlami nei 3000 siepi. Il 23enne, bronzo europeo under 23 nel 2015, resta in lizza per la terza posizione fino all'ultima riviera dove subisce il sorpasso degli avversari. Per il portacolori del CUS Palermo la gara si conclude in 8:28.23, il suo secondo miglior crono di sempre dopo il PB di 8:22.94 a Palermo nel 2017. Il gemello fa così registrare un progresso rispetto al suo debutto stagionale di 8:31.14 di inizio maggio a Palo Alto. In questa occasione lo precedono il marocchino Abdelkarim Ben Zahra (8:24.37), il britannico Seddon Zak (8:26.51) e l'algerino Hichem Bouchicha (8:27.46). La tricolore assoluta Francesca Bertoni non va, invece, oltre la settima posizione nei 3000 siepi. La 24enne de La Fratellanza 1874 Modena giunge al traguardo in 10:08.56, staccata dalla testa della corsa segnata dal tripletta tedesca Moldner-Schmidt (9:47.95), Burgard (9:48.08) e Sussmann (9:48.64).

a.g.

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